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mercoledì 28 marzo 2012

Metafisica del make-up!!!

Ho fatto una pazzia. Nel giro di tre giorni ho deciso e ho agito: mi sono iscritta ad una scuola professionale per make-up artists e pronti via: sabato ho avuto la mia prima lezione.


Non so come è mi sia venuto in mente, praticamente è successo quasi da sé. Nell'ultimo periodo si è sbloccata una situazione di stallo che mi teneva incatenata da una vita: finalmente si è perfezionata l'adozione di nostro figlio.
Diventare genitori è un sogno che io e mio marito rincorrevamo da oltre dieci anni - ma inutilmente - e nel percorso per arrivare fin qui abbiamo incassato delusioni, rabbia, frustrazioni, sconforto e amarezza. Più di tutto mi rimane il ricordo del senso di impotenza davanti alle cure fallite, alle illusioni subito infrante, alla burocrazia assurda e complessa. Ma ora che tutto è concluso e ci godiamo già da un anno e mezzo l'incredibile felicità con la quale questa creatura meravigliosa ci ha travolti, qualcosa si è sciolto dentro di me, e in senso buono!

Se prima vivevo praticamente in modalità "stand-by", adesso invece ho improvvisamente voglia di fare, idee e progetti nuovi che, come mai prima d'ora, sono sostenuti da una positività e una forza che non sapevo di possedere!
E qui entra in gioco il corso di make-up: è il mio primo passo per riappropriarmi della mia vita scegliendo di dedicarmi a qualcosa che mi interessa e mi appassiona, per quanto superficiale e apparentemente inutile. Lo faccio per me stessa, perché finalmente mi perdono per le cose che non sono mai riuscita a realizzare, e perché penso di meritarmelo.

Sono super eccitata all'idea di imparare i segreti del make-up, di conoscere gente nuova che condivide la mia stessa passione, di affrontare l'esame finale, di mettermi alla prova e scommettere sulle mie potenzialità. Mi rendo improvvisamente conto che finora ho sempre raccolto le sfide solo in maniera passiva, accettando quelle che altri mi proponevano (e solo perché non resisto alle sfide, è più forte di me) ma non ne ho mai lanciate io, non ho mai proposto un traguardo che non fosse quello unico di diventare mamma; vedevo solo quello!

Ora però sono pronta ad aprire nuove porte senza paura di cosa troverò dall'altra parte, e voglio ringraziare pubblicamente mio marito, la mia roccia, che mi ha sostenuta senza pensarci un secondo e che mi ha mostrato con il suo stesso esempio che le opportunità vanno create e che la volontà ci fa superare ostacoli che credevamo insormontabili.

Non vedo l'ora di imparare tutto quello che posso e - se le mie fidate amiche d'infanzia si presteranno a fare da modelle - non escludo più avanti di poter realizzare un paio di tutorials (senza pretese) da pubblicare qui o su youtube.

Se siete curiosi di seguire il mio percorso cosmetico-spirituale tornate a visitare il blog, vi terrò aggiornati ;-)
 



lunedì 19 marzo 2012

Beauty Corner

Ed ecco la trasformazione esterna del famigerato mobiletto del bagno: le sue viscere in realtà celano ancora il caos e la baraonda, ma da fuori ora fa un bell'effetto, secondo me. 

Naturalmente ho tolto di mezzo tutto il ciarpame che aveva sedimentato sulla superficie, stratificandosi in ere geologiche di incuria e disordine: ho buttato via senza rimpianti tutto quello che non serviva, ho ripulito e riordinato il resto, dando un posto ad ogni cosa. E così ho finalmente riportato alla luce la superficie del ripiano, che non vedevo da tempo!
prima era così!!!
Quindi ho focalizzato a quali oggetti dedicare questo spazio così a portata di mano ed ho scelto di metterci senz'altro i cosmetici che mi servono ogni mattina come base per il trucco.
Ho cercato di dar loro una disposizione gradevole oltre che funzionale, ed mi illudo anche di aver ingentilito questa scelta pragmatica con un piccolo tocco di décor.
Il mio amato fondotinta minerale (che quando ho fatto la foto non era lì - che bestia che sono), il blush e qualche altra piccola cremina occupano il posto d'onore, sopra un vassoio quadrato molto neutro, di semplicissima ceramica nera. Subito dietro, i profumi che io e mio marito usiamo più volentieri: sono sempre a portata di mano e danno all'insieme un tocco di eleganza. Accanto ai cosmetici, la ciotolina dorata con i miei pochi gioielli in oro e argento aggiunge un bagliore prezioso e infine il vaso in vetro dalla forma semplice e sinuosa, riempito di perle d'acqua trasparenti e fiori rigorosamente solo bianchi sigilla il tutto con un pizzico di romanticismo (e di profumo).

Oltretutto, quando li sostituirò con fiori non altrettanto profumati, ci penserà comunque la saponetta che ho posizionato in bella mostra :-) Il progetto originale la prevedeva scartata e legata da un nastro in seta bianco e bordeaux, ma a dire il vero, dato che sprigiona un profumo intensissimo pur essendo ancora nella confezione, ho preferito aspettare un pochino e per il momento l'ho appoggiata così; tra l'altro il disegno sulla carta è gradevole e si abbina perfettamente alla boccetta viola di uno dei miei profumi ;-)
Dal lato opposto del ripiano, puro décor: i due candelabri neri con decori dorati sono stati un colpo di fulmine e mi hanno fatto dimenticare in un attimo quelli bianchi decapé cui facevo il filo da mesi! Visti e comprati, trovo che siano perfetti in quest'angolo. 


Al centro, infine, la soluzione al dilemma: come tenere a portata di mano anche i pennelli da trucco? (inutile avere fondotinta e blush in pole-position e poi dover aprire le antine per cercare gli attrezzi).
Un vaso o un bicchiere, accostati al vassoio non mi convincevano - e del resto sopra il vassoio non c'era più spazio. Poi, gironzolando da Sephora, l'illuminazione: è così che loro espongono gli accessori della loro linea! Elegante, insolito e superfunzionale! Ho cercato delle micro-sferettine come quelle che usano loro per riempire i vasi, ma purtroppo non sono riuscita a trovarle e così - dopo che mio marito mi ha pazientemente fatta ragionare - ho scartato l'idea malsana di utilizzare:
  1. sfere per cuscinetti a sfera (che già sognavo di poter comprare a palettate in un qualunque brico-center)
  2. pallini da caccia (peso specifico tipo un quintale per centimetro cubo; il vaso dei pennelli avrebbe sfondato il mobile di sicuro)
Delusa, ma non sconfitta, ho alla fine riesumato due mezzi barattoli di sabbiolina decorativa (di solito la uso per i vasi di vetro con dentro le candele). Ne avevo un pò bianca e un pò dorata: l'ho versata nel vaso quadrato e ci ho piantato i pennelli. La funzionalità non è la stessa delle sferette, bisogna forzare un pochino per far stare in piedi quelli più grandi, ma per ora va bene così, non dispero di trovare le maledette micro-biglie!

Alla fine, in generale mi sembra un bel miglioramento, che ne dite? La mattina arraffo il pennellone, mi spalmo il mio fondotinta minerale, un pò di blush (occhi e labbra li trucco pescando dalla mia super-cassettina) mi spruzzo un pò di profumo e se mi va scelgo uno o due gioiellini dalla ciotolina dorata (la bigiotteria colorata la tengo altrove - vi dirò di più in un prossimo post). 

Il tutto insomma è comodo, ordinato e bello da vedere: soddisfa tutti i miei requisiti fondamentali! E voi, come avete organizzato il vostro beauty corner? Mandatemi le foto e i vostri suggerimenti: l'ispirazione è ossigeno, per me!!  

giovedì 15 marzo 2012

Vanity Box

Più che una passione, una patologia: la mia assurda ossessione per l'ordine. Di sicuro equivale inconsciamente ad avere tutto sotto controllo - pia illusione - ma convivere con i miei raptus improvvisi di riordino compulsivo è complicato e arginare il mio furore iconoclasta a volte è impossibile. Il risultato è che - sì - le camicie di mio marito, nell'armadio, sono appese in una graziosa scala cromatica, ma in compenso io ci perdo il sonno quando un'area - anche piccola - del mio "territorio" va momentaneamente "a ramengo" (eh sì, mi capita!).
Di recente mi è successo con il mobiletto del bagno.
E' una soluzione di emergenza - che dura ormai da 6 anni - è piccolo e lo spazio è davvero poco per la troppa roba che dovrebbe starci chiusa dentro. Quando il disordine è arrivato letteralmente a ricoprirlo, oltre che riempirlo, all'improvviso è scattato uno dei miei blitz e anche se era ormai mezzanotte passata, mi sono detta: OK, posso comunque iniziare a riordinarne almeno una parte. Ho cominciato dai cosmetici.
Li avevo giusto separati in tre macrocategorie e chiuso gli smalti in una busta, i rossetti in una scatola di plastica trasparente e gli ombretti, le matite e altre varie ed eventuali in un'altra.


Prima di tutto ho fatto una cernita di tutto il contenuto scatola per scatola, mettendo da parte solo i pezzi da tenere e scartando gli altri: gli smalti solidificati? via. Quelli con un odore ormai troppo intenso? via. Colori passati di moda, che non ho mai messo o che non mi piacciono più? via.
Idem per i rossetti e per tutto il resto.

Poi li ho messi in fila per colore, ho tolto dal cellophane la mia super cassettina in alluminio (ho barato e l'ho comprata al Leroy Merlin; quelle di Sephora costavano tre volte tanto - non scherzo!) e via: mi sono divertita un mondo a trovare lo spazio giusto per ogni cosa.
Ecco il risultato finale: 


ne vado molto fiera e finalmente ho ripreso a truccarmi  in modo diverso ogni mattina, perché ora è facile e rapido trovare i cosmetici che ho in mente di usare. Negli ultimi anni usavo solo la trousse da borsetta che contiene il minimo indispensabile, e le volte che dovevo uscire e volevo fare qualcosa di carino dovevo ravanare per minuti interi nel marasma delle scatole prima di pescare il colore giusto di rossetto, di matita o di smalto!
Per il momento, dato che ormai erano quasi le due (ma non ci ho messo così tanto in realtà: ho guardato la tv, fatto uno spuntino..) ho deciso che poteva bastare e sono andata a letto, ma il mio spirito non è ancora pago; sulla mia coscienza pesa ancora il disordine degli altri tre ripiani interni del mobiletto, che non ho toccato.
Prossimamente metterò mano al resto del mobile, dentro e fuori: ho già in mente un paio di idee...
E voi? come organizzate il vostro beauty?