Ho fatto una pazzia. Nel giro di tre giorni ho deciso e ho agito: mi sono iscritta ad una scuola professionale per make-up artists e pronti via: sabato ho avuto la mia prima lezione.
Non so come è mi sia venuto in mente, praticamente è successo quasi da sé. Nell'ultimo periodo si è sbloccata una situazione di stallo che mi teneva incatenata da una vita: finalmente si è perfezionata l'adozione di nostro figlio.
Diventare genitori è un sogno che io e mio marito rincorrevamo da oltre dieci anni - ma inutilmente - e nel percorso per arrivare fin qui abbiamo incassato delusioni, rabbia, frustrazioni, sconforto e amarezza. Più di tutto mi rimane il ricordo del senso di impotenza davanti alle cure fallite, alle illusioni subito infrante, alla burocrazia assurda e complessa. Ma ora che tutto è concluso e ci godiamo già da un anno e mezzo l'incredibile felicità con la quale questa creatura meravigliosa ci ha travolti, qualcosa si è sciolto dentro di me, e in senso buono!
Se prima vivevo praticamente in modalità "stand-by", adesso invece ho improvvisamente voglia di fare, idee e progetti nuovi che, come mai prima d'ora, sono sostenuti da una positività e una forza che non sapevo di possedere!
E qui entra in gioco il corso di make-up: è il mio primo passo per riappropriarmi della mia vita scegliendo di dedicarmi a qualcosa che mi interessa e mi appassiona, per quanto superficiale e apparentemente inutile. Lo faccio per me stessa, perché finalmente mi perdono per le cose che non sono mai riuscita a realizzare, e perché penso di meritarmelo.
Sono super eccitata all'idea di imparare i segreti del make-up, di conoscere gente nuova che condivide la mia stessa passione, di affrontare l'esame finale, di mettermi alla prova e scommettere sulle mie potenzialità. Mi rendo improvvisamente conto che finora ho sempre raccolto le sfide solo in maniera passiva, accettando quelle che altri mi proponevano (e solo perché non resisto alle sfide, è più forte di me) ma non ne ho mai lanciate io, non ho mai proposto un traguardo che non fosse quello unico di diventare mamma; vedevo solo quello!
Ora però sono pronta ad aprire nuove porte senza paura di cosa troverò dall'altra parte, e voglio ringraziare pubblicamente mio marito, la mia roccia, che mi ha sostenuta senza pensarci un secondo e che mi ha mostrato con il suo stesso esempio che le opportunità vanno create e che la volontà ci fa superare ostacoli che credevamo insormontabili.
Non vedo l'ora di imparare tutto quello che posso e - se le mie fidate amiche d'infanzia si presteranno a fare da modelle - non escludo più avanti di poter realizzare un paio di tutorials (senza pretese) da pubblicare qui o su youtube.
Se siete curiosi di seguire il mio percorso cosmetico-spirituale tornate a visitare il blog, vi terrò aggiornati ;-)